lunedì 9 maggio 2016

Indigo e cassia per colorare e rafforzare i capelli

Hennè, indigo e cassia

E dopo la lawsonia, voglio parlarvi anche dei suoi cugini, l'indigo e la cassia.

L'Indigòfera tinctòria è una pianta subarbustiva perenne alta circa 1-1,5 metri, appartenente alla famiglia delle Leguminosae, il genere Indigofera annovera circa 300 specie tropicali, che crescono in entrambi gli emisferi della terra. 
L'Indigofera, oltre che come colorante per i tessuti, fu utilizzata già da tempi remoti per tingere i capelli e quest'uso si è protratto fino ai giorni nostri, a questo scopo si adopera la polvere ottenuta macinando foglie di Indigofera  impastata con acqua calda. 
Essa è chiamata, seppur erroneamente, Hennè nero, poiché conferisce ai capelli castani e bruni tonalità più scure, quasi nere con riflessi blu, se lo si applica di frequente. 
se avete capelli bianchi evitate di mettere solo indigo, perchè diventerebbero azzurri, il procedimento per i capelli bianchi è il seguente: Fate prima un hennata (anche breve) con hennè rosso (lawsonia) poi potete tranquillamente usare l'indigo ed otterrete un bel castano anche sui bianchi.
Oltre a tingerli, l'Hennè nero ha discrete proprietà "curative" su cute e capelli, poiché le sue molecole formano sulla superficie dei capelli una guaina protettiva che avvolge e chiude le scaglie della cuticola esterna, rendendoli più corposi e lucenti, senza però legarsi intimamente alla struttura proteica delle squame cheratiniche più esterne, come avviene invece con l'Hennè rosso naturale: per questo l'Indigo è meno resistente ai lavaggi. 
Inoltre, ha un'azione antibatterica, sebo-equilibrante e antiforfora, l'indigo tende a scaricare infretta, quindi se volete mantenere un bel castano o nero che sia, bisogna farlo stratificare indigando molto spesso per poi farlo tranquillamente 1 volta ogni 3-4 settimane.
Come si prepara l'indigo: a differenza della lawsonia l'indigo non deve ossidare ma si prepara e applica subito, non ha bisogno di sostanza acida ma gli serve un ambiente basico, e quindi buona norma aggiungere un cucchiaino di bicarbonato al pappone di indigo e acqua calda, la posa dell'indigo e di circa 3 massimo 5 ore, infatti dopo tale periodo non rilascia più colore, tenerlo di più serve solo a fissare meglio il colore.

non va fatto venire a contatto con il metallo, usare quindi utensili solo in legno/plastica/vetro.

Se avete i capelli tinti e volete fare l'indigo non c'è problema a patto che quest'ultimo sia pur0. Viceversa, se avete i capelli hennati con l'indigo e volete tingerli sappiate che legandosi ai capelli, soprattutto se fatto con costanza nel tempo, c'è il rischio che la tinta chimica non prenda bene e uniformemente per cui conviene aspettare qualche mese fra l'ultima applicazione di indigo e la tinta chimica.



La cassia obovata chiamata anche hennè neutro. La cassia e una polvere molto ristrutturante e rafforzante per i capelli, viene ricavata dalla pianta di cassia obovata, chiamata anche cassia italica o senna italica
Deve essere pura e lo capite leggendo l'inci che deve contenere un solo ingrediente.
La cassia puo essere usata sia come impacco rinforzante, che come impacco tintorio che dona un leggero colore dorato ai capelli bianchi e biondi, la cassia non potrà mai far diventare biondi i capelli castani, rossi o neri!
L'impacco rinforzante si prepara con cassia, acqua o infuso a piacere, e potete aggiungerci altri ingredienti a vostro gusto, la posa deve essere di minimo 1 ora ad un massimo anche di molte ore.
Per l'impacco colorante bisogna fare ossidare la cassia con succo di limone, o aceto di mele, l'ossidazione deve durare minimo 12 ore e massimo 24 ore, applicarla glassando le ciocche una ad una e tenerla il posa 5-6 ore, se si aggiungono altri ingredienti come miele, curcuma , infuso di camomilla, i riflessi saranno ancora più accentuati! esiste anche un miscuglio di erbe chiamato hennè biondo, ma tenete presente che l'hennè biondo non è cassia! o per lo meno non contiene solo cassia ma anche altre cose, non sempre naturali, quindi occhio al'inci.
non va fatta venire a contatto con il metallo, usare quindi utensili solo in legno/plastica/vetro.Se avete i capelli tinti e volete fare la cassia non c'è problema a patto che quest'ultima sia pura. Viceversa, se avete i capelli hennati con la cassia e volete tingerli sappiate che legandosi ai capelli, soprattutto se fatto con costanza nel tempo, c'è il rischio che la tinta chimica non prenda bene e uniformemente per cui conviene aspettare qualche mese fra l'ultima applicazione di indigo e la tinta chimica.



CLIKANDO QUI potete leggere l'articolo dedicato al'hennè rosso, la lawsonia



5 commenti:

  1. Veramente interessante questo post, ho scoperto un sacco di cose che non sapevo :)
    Un abbraccio,
    Angi

    www.mammatoday.com

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    1. Mi fa piacere potere essere utile, grazie, ricambio l'abbraccio.

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  2. Ciao,
    non conoscevo la polvere di cassia come rafforzante per i capelli! Hai qualcosa da suggerire per i capelli che si sfibrano nell'acqua a mare? :)
    Un abbraccio......... bel post!

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    1. Ciao Grace H, per evitare che l'acqua di mare sfibri e secchi i capelli ci sono 3 piccoli trucchi. Oliare i capelli prima di andare sulla spiaggia, con olio di cocco, in alternativa, olio di jojoba o burro di karitè.
      Infatti questi due oli e burro hanno un filtro di protezione naturale, che protegge dal sole e dal'acqua salata.
      Dopo ogni bagno in mare sciacquare i capelli con acqua dolce e per finire proteggere i capelli con un capellino o una bandana dai caldi raggi del sole estivo, con questi piccoli accorgimenti i capelli resteranno morbidi e idratati anche durante l'estate al mare

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  3. La cassia stratifica? Grazie in anticipo

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